Descrizione
«Ma avete detto che una maledizione era stata predetta per il possessore di quei semi scarlatti» insistette la ragazza, la cui fantasia era eccitata dal racconto, e immaginava che non tutto fosse stato detto.
L’autrice di Piccole donne, Louisa May Alcott, pubblicò il racconto Lost in a Pyramid; or, the Mummy’s Curse sul numero del 16 gennaio 1869 di «The New World», firmandosi con le iniziali L.M.A. Dimenticato per oltre un secolo, venne riportato alla luce alla fine degli anni ’90 da un egittologo, Dominic Montserrat, nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Da allora è considerato un non comune esempio di narrazione letteraria che ha come tema la maledizione di una mummia e che avrà un certo successo a partire dalla fine del XIX secolo. […] (dalla Nota introduttiva).
Preziosità editoriali a tiratura limitata e numerata, con interventi artigianali e confezionamento ricercato (disponibili esclusivamente sul nostro store).
LOUISA MAY ALCOTT (1832-1888), scrittrice femminista e abolizionista americana, oltre a essere autrice del celebre Piccole donne, scrisse una ventina di romanzi e numerose short stories, fra le quali Lost in a Pyramid, concepita proprio nell’anno in cui vide la luce la prima parte di Piccole donne (1868), e pubblicata l’anno successivo.
Enrico De Luca lavora presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria e si occupa, prevalentemente, di filologia e metrica. Collabora con numerose case editrici e ha curato le edizioni integrali e annotate dei primi tre titoli della saga di L. M. Montgomery dedicata ad Anne Shirley (Lettere Animate 2018-2019) e di due racconti di M. R. James (ABeditore 2019). Per Caravaggio ha tradotto e curato testi di C. Dickens, J. Webster, L. M. Montgomery, Jerome K. Jerome, ecc.
Claudia (proprietario verificato) –
Unica pecca, troppo breve. Consigliatissimo
MiriamC –
«”Altri uomini sono passati qui prima di noi; seguiamo i loro passi, perché se non sono troppo lontano dalla verità, conducono verso grandi cunicoli, dove si può trovare facilmente la strada.”»
Ricordate il famoso romanzo, Piccole Donne, che ha reso celebre L. M. Alcott? Ebbene, dimenticatelo! Questa è un’altra storia – una ghost story dai toni tetri e dall’ispirazione esotica, che vi farà fare un salto nel passato fino all’antico Egitto! Con riferimenti a una materia non usata solitamente nella trattazione di simili ghost story, ossia lo studio delle piramidi e delle mummie, Alcott invita il lettore a immergersi in una narrazione ricca di suspense che, grazie all’utilizzo di elementi fantastici, fa passare il lettore dal caldo delle piramidi al gelo della morte.
Una vera preziosità, tradotta e annotata con la solita cura che Enrico De Luca mette nello studio di ogni testo; una storia dimenticata, che prende probabilmente spunto da Le pied de momie di Théophile Gautier, e quindi da un gusto tutto ottocentesco per l’esotismo e il ritorno al passato.