Descrizione
«Zucca era come il quartiere, la malattia e la cura tutto insieme. Da lui proveniva il mio malessere, da lui si generavano i miei guai e solo lui aveva l’antidoto per curare il veleno che mi circolava nelle vene.»
Catania è molte cose, «c’è una Catania di lustri e tacchi» e «un’altra Catania di calcinacci e saliva sputata a terra.» Cinzia, la protagonista, proviene dalla Catania di mezzo, quella Catania in equilibrio «fra gli eccessi di lusso e fango» e quando è costretta, dopo la morte del padre, a dover cambiare quartiere, si ritrova in un mondo nuovo che fatica a decifrare.
È grazie all’incontro con un compagno di classe, Zucca, che riuscirà a superare quella parentesi dolorosa della sua adolescenza. Un’amicizia complicata, che aiuta a crescere perché i protagonisti sono come «due cocci spezzati», complementari: insieme riescono a risanare le loro ferite, ma anche a ferirsi a vicenda. Così, insieme, imparano che le fiabe non sono come le raccontavano da bambini, sono più crudeli, «più simili alla realtà», come la vita.
Martina Ásero (Catania, 1987) insegna Lettere in una scuola media. È attrice, coreografa e scrittrice e dirige con il marito la Compagnia Teatrale Sesto Senso. Gestisce il canale youtube Ima AndtheBooks dedicato al mondo dei libri e della lettura. Fra le opere già edite, i romanzi: Blind (Il filo 2008), Il sogno e la visione (Europa 2016) e il pamphlet Insegnare (WomenPlot 2020)
elisabarbaro@hotmail.com –
Ho letto tutto d’un fiato la storia di amicizia e amore di questi due adolescenti così simili a tanti giovani di ogni tempo. Lo siamo stati noi, dei piccoli Zucca, lo sono oggi le ragazze delle giovani Cinzia. Una Catania ombrosa quella che ne viene fuori, ma un’umanità che straripa dalle mani di una vicina di casa con tanti guai e pochi esempi da seguire, dalle famiglie sgangherate eppure tanto unite. Una mamma che affronta la vita con il cuore spezzato da un amore finito troppo presto e sopra tutti l’amore adolescenziale che non dimenticherai mai, quello che ti dà la forza di lottare quando il mondo sembra andarti contro. Una lettura gradevolissima, una scrittura giovane e accogliente. Un libro bello da tenere in mano, da sentire sotto le dita, da scoprire pagina per pagina con una grafica sorprendente e trovate geniali. Lascio a voi la scoperta.
Veronica –
“Se ti perderai nel bosco, io ti riporterei sempre a casa”disse. […]”E io brucerei la strega” risposi.
No, non è una storia d’amore. E’ la storia di un rapporto di una ragazzina con il padre, con la madre, con l’adolescenza, con delle situazioni difficili, con il proprio corpo, con la scuola, con un quartiere, con il futuro, con l’amicizia, con l’amore…si potrebbe continuare all’infinito. Un “calderone”, pieno di ingredienti che creano veramente una pozione densa ed emozionante, senza mai cadere nello sdolcinato. Schietto, sincero, fresco.
Perché lo consiglierei? Vediamo un po’…ti fa ridere, ti fa pensare, ti fa tornare indietro nel tempo, con tutti i “se” e tutti i “ma”, ti fa piangere e ti fa dire: WOW!. Entri dentro un turbinio di emozioni adolescenziali che ti coinvolgono perché lo sai che è così e ci sei passata anche tu, in ogni singola fase, e ti trascinano. E’ incalzante e quando finisce senti come se un vecchio albero dentro di te rifiorisca dopo decenni…e ti senti bene. Uno di quei libri che…ne voglio un altro! così! che mi faccia ridestare tutto!
E’ un messaggio, scritto in un pezzo di foglio accartocciato e lanciato al compagno di banco…ma quanto ci piacevano quei messaggini?tangibili! Ecco questo libro è così. Un messaggio che non sapevi di aspettare.
Che dire poi della linea dattiloscritti della Caravaggio Editore…troppo intrigante! Sia per la forma che per la carta. Gli appunti scritti a mano sono degli occhiali che fanno vedere oltre, oltre quello che c’è dietro la scelta anche di una singola parola!