Descrizione
L’ultimo amico è un racconto poco noto di Edmondo De Amicis. Concepito negli ultimi anni della sua vita, dopo le dolorose perdite della madre e del figlio ventenne, morto suicida, e in seguito alla separazione dalla moglie, è incentrato sul rapporto fra l’ormai anziano scrittore e Dick, il suo cane. De Amicis descrive il superamento dei suoi stessi pregiudizi mediante la convivenza con un essere che si rivela dotato di elevate capacità intellettive e affettive, al punto da essere considerato l’ultimo vero amico, colui che gli viene in aiuto in un periodo straordinariamente buio e difficile. Nella presente edizione annotata, curata da Enrico De Luca, sono state segnalate tutte le varianti fra la prima versione del testo (1900) e quella del 1905 che rappresenta l’ultima volontà dell’autore.
EDMONDO DE AMICIS (1846-1908) oltre a essere l’autore del celebre romanzo Cuore (1886) ha scritto numerose raccolte di racconti, fra le quali: La vita militare. Bozzetti (1868), Fra scuola e casa (1892), La maestrina degli operai (1895), Nel regno del Cervino (1902); libri di viaggio (Spagna, Olanda, Ricordi di Londra, Ricordi di Parigi, Marocco, Costantinopoli, Sull’Oceano); romanzi legati a finalità pedagogiche e sociali come Gli amici, Il romanzo d’un maestro, Primo Maggio [incompiuto], Gli azzurri e i rossi, La carrozza di tutti; scritti politici raccolti nel 1899 in Lotte civili. Raccolta di bozzetti; scritti e conferenze socialistiche e un saggio sulla lingua italiana (L’idioma gentile).
Enrico De Luca è docente a contratto presso l’Università degli Studi della Calabria e si interessa, prevalentemente, di filologia e metrica, sia in àmbito letterario che musicale. Ha curato un’edizione annotata di Anne di Tetti Verdi di L. Montgomery, e per la Caravaggio Editore ha tradotto e curato anche A Christmas Carol e Il Grillo del Focolare di Charles Dickens, oltre che Papà Gambalunga di Jean Webster.
Ilaria Pellegrino –
“L’ultimo amico” è un lungo monologo in cui l’autore ripercorre il rapporto con Dick, il suo cane.
Partendo dalla totale diffidenza iniziale, per un animale sconosciuto, fino ad arrivare ad umanizzarlo, a sentirlo addirittura indispensabile per la sua esistenza, considerandolo un vero e proprio amico: l’ultimo amico. Il suo rapporto con il quadrupede Dick è descritto con profonda dolcezza e rispetto.
Una “relazione” che inizia per caso, Dick viene portato a casa dal figlio minore, si rivela un legame forte e sincero.
Il linguaggio è desueto per molti termini ma è grazie alle scelte stilistiche e linguistiche che il messaggio e le emozioni passano e si diffondono con dolcezza.
È una lettura delicata che trasmette tutta la tenerezza del sentimento, inaspettato, che lega lo scrittore al fedele cane Dick.
È un legame d’amore disinteressato che, naturalmente, si è creato tra un anziano, al tramonto della sua esistenza, e un cane che lo accompagna fedele in questo suo cammino.
È attuale, è umano, è commovente.
Ve lo consiglio vivamente, ua lettura rapida che vi lascia il calore nel cuore.
Nicole –
La storia autobiografica ripercorre gli anni più difficili per De Amicis, segnati dalla morte di molti componenti della sua famiglia, e l’unico e ultimo amico con cui lo scrittore si ritrova è niente meno che il suo cagnolino Dick. Emerge e quasi si prova sulla propria pelle la sofferenza dell’autore e il processo di avvicinamento che lo porta a riconsiderare l’idea che aveva del suo cagnolino, un piccolo bastardo in grado però di offrire amore incondizionato, di capire le emozioni del proprio padrone e di essere un conforto in questo periodo così difficile.
Mi sono pienamente ritrovata in questa esperienza, ma credo che spesso i nostri animali domestici rappresentino per molti una sorta di amico in grado di comprenderci, rallegrarci e farci riprovare dei sentimenti che credevamo di aver dimenticato. Motivo per cui ho trovato questo libro immensamente tenero e puro, come solo la scoperta di non essere soli può portare.
Il tutto è condito da una meravigliosa e delicata impaginazione, dalle note che ricostruiscono l’ultima volontà dell’autore in merito al testo e da alcuni dipinti ritraenti De Amicis in compagnia del suo fedele Dick.