Descrizione
Nata e cresciuta in un grande castello sperduto nelle Highlands, Ysobel non chiede altro che di continuare a vivere la sua vita solitaria, immersa nella natura e negli amati libri. Quando però un incontro fortuito le infonde finalmente il coraggio di affrontare il mondo esterno, si rende conto di possedere la facoltà di osservare particolari che agli altri sfuggono, ad esempio l’esistenza di una particolare categoria di persone pallide e sfuggenti che lei chiama “Il Popolo Bianco”. Per Ysobel questo è solo uno dei tanti segreti che si nascondono tra le nebbie della brughiera, ma forse proprio a una ragazza apparentemente insignificante come lei è stato conferito il dono di svelare il più grande mistero dell’umanità.
Dopo Nella stanza chiusa, Frances Hodgson Burnett torna ad affrontare i grandi temi della vita e della morte in un romanzo breve ma colmo di poesia e spiritualità, qui presentato in un’edizione integrale e annotata.
«[…] il mondo non aveva ancora imparato il Segreto. Rimanemmo così. Non piangemmo né parlammo, ma ci stringemmo l’una all’altra… ci stringemmo. È tutto ciò che possono fare le creature umane in attesa che il Segreto sia svelato. E mentre ci abbracciavamo, l’usignolo si mise a cantare ancora una volta.»
EDIZIONE INTEGRALE E ANNOTATA
Frances Hodgson Burnett (1849-1924) è stata una scrittrice di spicco della letteratura americana fra il XIX e il XX secolo. La sua vasta produzione, che fu apprezzata fra gli altri da Oscar Wilde e da Mark Twain, annovera titoli quali: That Lass o’ Lowries (1877), Haworth’s (1879), A Fair Barbarian (1881), Little Lord Fauntleroy [Il piccolo Lord] (1886), A Lady of Quality (1896), A Little Princess [La piccola principessa] (1905), The Secret Garden [Il giardino segreto] (1911), T. Tembarom (1913), ecc.
Emiliana Cordone vive a Roma, dove lavora come traduttrice (soprattutto in ambito letterario e audiovisivo), sottotitolista, ghostwriter e creatrice di contenuti.
@Meandstitch –
Prima di leggere questo racconto, un classico della narrativa, non potevo immaginare quanto mi avrebbe potuta rasserenare la storia facendomi affrontare, solo sfogliandone le pagine, la paura del “dopo”. Tutti quanti ci siamo domandati almeno una volta nella vita cosa accadrà quando termineremo la nostra esistenza terrena.
“Vorrei davvero che le persone, di fronte alla morte, non si sentissero come se essa riempisse il mondo intero…come se, una volta giunta, cancellasse ogni forma di vita”
Appena lette queste parole mi sono domandata cosa avessi fatto io in tutti questi mesi, gli ultimi, dopo aver vissuto da vicino la perdita, la mancanza, il dolore e l’impotenza di non sapere, non accettare l’evento inevitabile che ci riserva la vita. Non pensi mai possa accadere a te. Quando lo vivi attraverso gli altri è più facile dire <>, ma sei poi tu la prima a fare fatica a sentire le stesse frasi. Probabilmente tutti quanti in un momento particolare della nostra vita, il più difficile che andremo ad affrontare, avremo bisogno di una Ysobel, una ragazza che sa vedere ciò che non tutti hanno il dono di poter osservare, di andare oltre, per poter toccare con mano quella collina, dove tutti coloro che ci hanno lasciato sono felici e che vorrebbero soltanto che noi lo fossimo altrettanto in attesa di rivederci e che sia durante o dopo la nostra esistenza questo non importa, l’importante è non farsi sopraffare dalla paura, quella stessa paura che mal gestita ci tiene lontani dalle persone che sono ancora vicino a noi e che non meritano un doppio allontanamento. Loro ci aspetteranno per mostrarci quello che ancora non sappiamo vedere…..e se al mio posto ci fosse Ysobel in questo momento, probabilmente vedrebbe che lui è seduto qui accanto a correggere ciò che sto scrivendo, con le lacrime agli occhi ma serena per averlo lasciato finalmente andare, oltre la collina, dove per molti c’è ancora soltanto la nebbia.
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Ileana (proprietario verificato) –
Il popolo Bianco
In un imponente castello immerso nella nebbiosa brughiera scozzese vive una ragazzina timida e alquanto delicata , orfana di entrambi i genitori, educata dai tutori Jean, affettuosa governante, e Angus, custode della biblioteca, che la crescono come in una bolla fatta di libri e giochi solitari all’aria aperta, lontana da eventi mondani e da altri bambini. Così Ysobel, cresce sviluppando un dono particolare , di cui lei stessa non riesce a prendere subito consapevolezza , fino a quando un giorno , non si trova costretta ad affrontare un viaggio a Londra per sbrigare delle faccende relative alla proprietà del castello, e che darà una svolta decisiva alla sua esistenza.
“Quanto alla bellezza , i miei piedi hanno calpestato la terra di questa brughiera migliaia di volte , e vi ho visto un tale splendore da farmi tremare . Non si potrebbe desiderare di più dalla vita. Ma Fuori, Sulla Collina, sapevo di essere parte di tutto questo ,e vi ho trovato la beatitudine .Quella era la vera Libertà”.
Ho letto questo breve racconto in due giorni e mi è tanto dispiaciuto che fosse finito così presto! Giusto il tempo di affezionarti ai protagonisti per vederli allontanarsi tra la nebbia delle Highlands Scozzesi.
E’un racconto che affonda le sue radici nella letteratura tradizionale scozzese , ed è intriso di poesia , di bellissime descrizioni e di tanta spiritualità , frutto degli insegnamenti teosofici a cui La Burnett approdò successivamente alla morte del maggiore dei suoi figli nel 1980. Se avete letto il Piccolo Lord ed il Giardino Segreto (della stessa autrice),non potete perdervi questa novella in cui l’apparentemente insignificante Ysobel ci mostra una prospettiva diversa con cui guardare anzi “osservare” la vita e la morte. .