Chi conosce bene Lucy Maud Montgomery sa che fu un’eclettica quanto vorace lettrice, tuttavia non ci è dato sapere con certezza se abbia letto o meno quello che si rivelò il più grande successo editoriale della scrittrice americana Jean Webster, cioè Papà Gambalunga (Daddy-Long-Legs). Per quel che mi riguarda non ho rinvenuto alcun cenno al romanzo epistolare pubblicato nel 1912 (prima in rivista e poi in volume, che fu adattato alle scene da Webster stessa un paio di anni dopo), né nei diari che l᾽autrice canadese soleva compilare con una certa costanza né nelle sue epistole superstiti.
Ma lo scorso anno, con mia somma sorpresa (perché né Webster né il titolo del suo romanzo sono stati indicizzati nel volume), nella chiusa di una paginetta dei diari datata 26 luglio 1919 lessi:
«[…] Siamo andati a Boston e abbiamo visto Mary Pickford in Papà Gambalunga. È stato molto bello ed Ewan ha riso di cuore. Non rideva così da maggio scorso. È un buon segno […]»1Traduzione mia. Cfr. L.M. Montgomery᾽s Complete Journals. The Ontario Years 1918-1921, edited by J. Rubio, Oakville, Rock᾽s Mills Press, p. 172.
Montgomery era dunque andata al cinematografo di Boston a vedere la prima pellicola, tratta dal romanzo e dalla commedia di Webster, distribuita nelle sale proprio a partire dall᾽11 maggio del 1919!2Ricordo che sempre nel 1919, a novembre, fu distribuita un᾽altra importante pellicola muta, diretta da William Desmond Taylor e tratta dai primi quattro titoli della serie dedicata ad Anne Shirley, cioè Anne di Green Gables (1908), Anne di Avonlea (1909), Cronache di Avonlea (1912) e Anne dell᾽Isola (1915). Montgomery lo vide il 20 febbraio del 1920 al Regent di Toronto e non le piacque per nulla (vd. L.M. Montgomery᾽s Complete Journals. The Ontario Years 1918-1921, cit., p. 246). E sì, perché siamo al cospetto della prima trasposizione cinematografica, cioè del film muto diretto e interpretato (nel ruolo di Jimmie Mc Bride) dal prolifico regista e attore Marshall Neilan (1891-1958) su sceneggiatura di Agnes Christine Johnston (1896-1978), interpretato e prodotto da Mary Pickford (1892-1979)3Attrice canadese che all’epoca di Papà Gambalunga era già diventata non solo una celebrità dello schermo, ma anche una produttrice. affiancata, fra gli altri, da Mahlon Hamilton (1880-1960).
Si scorge nelle parole finali del passo citato un barlume di speranza da parte di Montgomery nel vedere il marito, affetto da una depressione che diventerà sempre più difficile da gestire, divertirsi alla visione di Papà Gambalunga, che sarà stato di certo spassoso per gli spettatori di un secolo fa, e nel caso del reverendo Ewen Macdonald,4Montgomery lo sposò nel luglio del 1911, dopo circa cinque anni di fidanzamento. verrebbe da dire che si rivelò «momentaneamente» terapeutico.
Chissà Jean Webster, che venne a mancare tre anni prima della sua realizzazione, cosa avrebbe pensato del film…
La pellicola può essere visionata integralmente qui:
Se volete leggerne la «sceneggiatura» la trovate qui.
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