Oggi vogliamo animare un po’ il nostro Blog pubblicando un articolo inusuale, dedicato alla raccolta di racconti Incantesimi nelle vie della Memoria del nostro autore Giuseppe Gallato. Abbiamo deciso di pubblicare direttamente qualche stralcio della scheda di valutazione… Perché? Per mostrarvi quanto ci sia piaciuto questo libro, fin da subito. Ecco dunque le considerazioni della nostra collaboratrice Annalisa Ciarpella:
Spesso nelle narrazioni fantastiche si attraversano e confondono i confini tra reale e immaginario, così come capita che a un risveglio non si riesca a distinguere tra la realtà e il sogno… Accadono cose nel mondo che vanno oltre ogni immaginazione, atrocità come incubi seppelliti nella “memoria interna” degli esseri umani, ma anche attimi di “connessione interiore” con la magia dei sentimenti che li animano… Accadono davvero? O esistono solo nella mente di qualcuno? E se fosse così, dovrebbe voler dire che non sono vere? Sono queste le sensazioni che pervadono i racconti della raccolta. Come in un lungo sonno, di storia in storia ci addentriamo in universi onirici di cui è impossibile distinguere ciò che è reale da ciò che è illusione, se non arrivando all’ultima riga. Tutto è vivido, presente, possibile e incomprensibile come quando stiamo sognando.
Il sogno è la dimensione chiave del libro. Lucidi, inquietanti, premonitori e indotti, i sogni che vengono raccontati sono accomunati da alcune ricorsività che danno struttura e stile all’intera raccolta. Il primo di questi tratti ricorrenti è la fusione dei generi letterari. Si può dire con certezza che rientrino nel genere fantastico, ma forse la definizione più adatta (anche se forse non ufficiale) sarebbe quella di racconti science-fantasy. Cioè, in molti racconti l’ambientazione è tipicamente fantasy (con personaggi come messaggeri e prescelti, armi magiche e creature da affrontare) ma solo per quanto riguarda lo script del sogno: quando il personaggio si sveglia al lettore si rivela chiaramente come sia la fantascienza a dettare i meccanismi dell’azione narrativa.
Temi diversi quindi, declinati con altrettanti espedienti narrativi e compositivi, ma sempre coerenti e ben sviluppati. Questo è un altro tratto riscontrabile nel testo: l’autore è molto bravo a controllare la materia dei racconti e a indirizzare le interpretazioni del lettore verso un punto che poi verrà smentito o ribaltato. La scelta di utilizzare la forma breve è perfettamente in linea con i temi che sviluppa; i testi sono una parentesi onirica di poche pagine, in cui tutto accade velocemente, ci sono continui colpi di scena e svolte inattese, molti nessi causali e logici sono impliciti: esattamente come in un sogno ci si ritrova al centro di una situazione senza sapere come si è arrivati fin lì o come andrà a finire. Il finale di ogni racconto è (giustamente) sempre aperto e plurisemantico per il lettore, mentre l’autore dimostra di sapere esattamente qual è il punto della storia.
La narrazione è scandita da refrain di espressioni evocative, allusive e molto spesso inquietanti, che restituiscono quel senso di oppressione, tensione e angoscia che caratterizza ogni racconto. L’atmosfera dominante infatti è macabra e oscura, il motore delle vicende è sempre la violenza, la morte, lo scontro. I dettagli sono cruenti e c’è un evidente gusto per l’horror e il noir; al lieto fine si preferisce di gran lunga una nota di nostalgia, tristezza o amara impotenza, un la minore che chiude una sinfonia violenta.
In definitiva, questa è per noi la parte migliore della raccolta: la capacità di sondare le infinite possibilità della mente umana che, più o meno consciamente, da svegli (tramite l’immaginazione guidata razionalmente) e da addormentati (tramite i sogni guidati dall’inconscio), rappresenta un affascinante mistero dentro e oltre il grande mistero della vita. Cosa sono i sogni? Un’elaborazione caotica dei nostri ricordi e dei nostri pensieri? E allora come si spiegano quelli premonitori? Come si spiegano razionalmente quei sogni coerenti, perfino plasmabili o ancora i veri e propri “viaggi astrali”? La verità è che la dimensione del “sogno” è ancora un terreno nuovo e quasi inesplorato, molto più importante di quanto non sembri.
E per quanto riguarda le contaminazioni di genere, in effetti questa è anche la nostra idea del libro fantastico per eccellenza… Un libro che si divincoli dai vecchi stereotipi (fantasy e fantascienza puri), creando una sensazione di disorientamento e novità: Gallato c’è riuscito benissimo, a nostro avviso, dosando in modo preciso i vari elementi dei diversi generi letterari (fantasy, fantascienza, horror, noir) e mescolandoli a uno stile semplice e ricercato allo stesso tempo.
Per saperne di più, visitate la scheda del libro e leggete gratis il primo racconto della raccolta!
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